“È il posto dove nascono i pensieri, che poi crescono e diventano disegni e poi colori e poi quadri e storie da raccontare”, con queste parole Gino Covili spiegava il suo centro del mondo.
La sua casa a Pavullo nel Frignano nell’Appennino modenese, immersa nel bosco tanto da confondersi, quasi a voler restituire alla natura le immagini dei quadri, le nervature delle sculture, le donne, gli uomini, gli animali e i paesaggi dell’arte di Covili.
Il “Van Gogh italiano”, così come viene chiamato, è un artista sui generis, autodidatta e cultore della vita contadina, che ha saputo creare dal 1950 al 2000 un mondo di opere contraddistinte da uno stile personalissimo.
Il 21 marzo, proprio nel giorno in cui avrebbe compiuto 101 anni – è morto nel 2005 – è stata inaugurata la casa Museo Gino Covili, tre piani con una mostra permanente di 120 opere, un percorso sensoriale accompagnato da suoni e musica.
Ogni angolo della casa è un racconto che va visto e vissuto di persona. Si incontrano la natura e gli animali, gli eroi e gli emarginati, coi volti accumunati dalla stessa sofferenza che poi si espande e si confonde nella ricercata confusione della Festa o nei colori del Carnevale o nella sognante atmosfera della Processione.
Le visite sono solo su appuntamento.
Casa Museo Covili
Via Isonzo 1/3/5 Pavullo nel Frignano MO