Di L’anno dei nuovi inizi, se ne era accennato nell’intervista all’autrice, la nostra socia Eleonora Boggio, nascosta sotto il nome de plume di Bea Buozzi. Ora è il momento della recensione. Rimandata, non solo perché la presentazione ufficiale è stata qualche settimana fa, per ovvii motivi di pandemia. Ma perché il libro tratta proprio del 2021, anno fatidico che ha cambiato molte cose e, come dice il titolo, ha portato a nuovi inizi. E con quel piccolo intervallo, se ne gusta meglio il significato e lo spirito.
Definito cronoromanzo, genere raro e difficile, mette insieme i momenti della quotidianità dei suoi personaggi con eventi importanti. Scelti tra quelli di cui si è più parlato e suddivisi per i dodici mesi dell’anno. Una ricerca scrupolosa in perfetta sintonia temporale con la parte romanzo. I personaggi tra cui anche Diana, che scrive in prima persona, abitano tutti o quasi in un palazzo milanese. Eccetto la mamma di Diana, Regina intraprendente e assertiva, innamorata della famiglia reale inglese. C’è la spagnola Agnes, alternativa e piena di iniziative, non tutte apprezzate da Diana . C’è la signora Merlizzi con il suo gatto diabetico che non ha ostilità di principio nei confronti del chihuahua Rimbaud di Diana.
Dietro storielle leggere, in cui il dialogo è privilegiato, c’è un approfondimento sui pensieri, i giudizi, il modo di essere, che rivelano la grande capacità di analisi di Eleonora-Bea. In parte innata certo, in parte maturata con il lavoro di produttrice televisiva, ma soprattutto con i suoi numerosi viaggi . Del suo modo di viaggiare, che lei definisce a 360 gradi, dall’archeologico alla natura, ai contatti con la gente. E questo libro ne è una prova. Un viaggio tra i sentimenti, le passioni, i ricordi, le aspettative, le speranze. Profondo, ma sempre sul filo di quell’humour intelligentemente snob dell’autrice.
Bea Buozzi
L’anno dei nuovi inizi
Morellini Editore
280 pagine
16,90 euro