
Nel mondo ci sono ancora 67 paesi che considerano l’omosessualità un reato. Proprio per questo il 17 maggio è stata indetta la giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.
Speriamo che questo numero si abbassi in fretta. Anche perché ci sono tanti altri paesi dove da anni sono presenti comunità LGBTQI+ forti, radicate e creative. Che contribuiscono anche a incrementare flussi turistici consistenti.
Ecco alcuni paesi dove l’omosessualità e le scelte di genere equivalgono a normalità e dove le comunità LGBTQI+ hanno gli stessi diritti civili del resto dei cittadini.
Spagna. Madrid, Barcellona, Sitges, Torremolinos, Vera Playa, Maspalomas a Gran Canaria sono ormai località gay friendly affermate a livello mondiale dove si organizzano importanti manifestazioni.
Israele. Tel Aviv, dove si tiene un travolgente Gay Pride, è un esempio concreto di pacifica convivenza tra le comunità LGBTQI+ palestinesi, arabe e israeliane, che va oltre le annose e sanguinose guerre.
Usa. Tra la West Coast e la East Coast vi sono alcuni dei più famosi quartieri LGTBQI+ del paese. Nelle loro vie sventolano migliaia di bandiere con i colori dell’arcobaleno e vi sono molti locali, negozi, ristoranti alla moda e street art.
Nato nel 2007, questo quartiere situato a Washington West, ha un ruolo fondamentale nella comunità LGBTQI+ di Philadelphia. Il cuore pulsante del quartiere è Philly Aids Thrift at Giovanni’s Room, la più antica libreria LGBTQ in America, fondata nel 1973.
Risalente alla fine degli anni ’60, il quartiere Castro, a San Francisco, è uno dei primi quartieri gay degli Usa. Qui è nata la bandiera arcobaleno, che simboleggia valori di libertà e uguaglianza. Tutto ruota intorno alla Main Street, dove negozi e siti storici si susseguono alle casette vittoriane a schiera della città. Vi è il Rainbow Honor Walk, marciapiede dove alcuni artisti di strada hanno dipinto i volti degli attivisti più importanti della comunità LGBTQI+.
A West Hollywood sorge una delle comunità LGBTQI+ più affermate degli Usa. Le sue famose Sunset Boulevard e Sunset Strip sono affollate di ristoranti, locali con musica live, boutique, negozi vintage. I residenti LGBTQI+ comprendono oltre il 40% della popolazione cittadina e le strisce pedonali sono dipinte con i colori dell’arcobaleno. Merita una visita lo storico locale The Abbey, inaugurato nel 1991, uno dei nightclub più famoso al mondo che offre di tutto.
A New York la numerosa comunità LGBTQI+ ha scritto una delle sue pagine più gloriose dando il via nel 1969 al movimento moderno per i diritti dei gay con i moti di Stonewall, locale storico del Greenwich Village, preso d’assalto dalla polizia. Il prossimo Gay Pride di giugno sarà il più partecipato del mondo post pandemia.