Che il turismo di massa abbia un impatto negativo sui territori coinvolti, direttamente o indirettamente, è risaputo. Basta pensare alle emissioni di CO2 dovute agli spostamenti in aereo o alla sottrazione di acqua agli agricoltori locali, per alimentare piscine e docce dei resort .
Ecco perché, da qualche anno, l’offerta turistica più responsabile e all’avanguardia impronta le proprie azioni, ispirandosi ad alcuni dei 17 Obiettivi di Sviluppo sostenibile (SDGs – United Nations Sustainable Development Goals) fissati dall’Agenda 2030 dell’ONU.
La buona notizia di questi giorni è che Relais & Châteaux – associazione senza scopo di lucro fondata nel 1954, con 580 hotel e ristoranti indipendenti in tutto il mondo – ha pubblicato il suo primo Report di sostenibilità Alla ricerca di un’ospitalità in armonia con la natura. Con questo Report l’Associazione intende misurare, condividere e accelerare le buone pratiche di sostenibilità, in ambiti quali la gestione delle risorse naturali, la tutela ambientale, la cultura gastronomica. Privilegiando fornitori e filiere locali e la responsabilità sociale cioè l’attenzione all’inclusione, alla parità di genere, ecc..
Il Report rappresenta l’esito di un processo di rendicontazione che ha tenuto conto di oltre 60 indicatori, con riferimento, in particolare, agli SDGs 5,10, 12,13,14 e 15, condotto con la collaborazione di circa la metà degli associati.
La versione integrale del primo Report di sostenibilità di Relais & Châteaux è disponibile su : www.relaischateaux.com