Perché uno speciale dedicato all’oasi di Siwa? Perché si tratta di un sito unico al mondo, uno straordinario ambiente naturale. Le sabbie del deserto del Sahara, che qui ha il suo inizio, sono interrotte da laghi di un colore azzurro intenso e circondate dal più grande palmeto di tutto l’Egitto. In questo scenario fiabesco e talvolta surreale, distante 800 chilometri dal Cairo e 300 dalla costa mediterranea, l’uomo si è insediato fin dall’epoca della XXVI Dinastia tra il VII e il secolo a.C. E ha fatto diventare Siwa il grande incrocio delle vie carovaniere che collegavano il Mediterraneo con il Nilo.
Qui, in un tempio che è ancora oggi in buone condizioni, si trovava l’oracolo del dio Amon, uno dei più importanti oracoli di tutto il mondo antico consultato anche da Alessandro il Grande e da Creso re di Lidia. A Siwa nel Medioevo, con la sabbia e il sale che qui si trova in grandi giacimenti formatisi nell’Era Terziaria quando il mare ricopriva l’intero territorio, venne costruita un’imponente fortezza. Ospitava e proteggeva la popolazione locale dalle incursioni dei predoni del deserto e divenne così la capitale dell’oasi.

Questa fortezza resistette alle intemperie per ben sette secoli fin quando nei primi decenni del XX secolo delle piogge torrenziali la sciolsero, letteralmente, provocandone l’abbandono e riducendola a un cumulo di rovine. Un progetto finanziato dalla Comunità Europea con l’appoggio del Ministero delle Antichità e del Turismo e quello fondamentale dell’Environmental Quality International (EQI), grande compagnia egiziana che si occupa di studi di impatto ambientale, ha permesso di far rivivere il sito. L’ha ricostruito con le stesse tecniche e gli stessi materiali, utilizzando anticamente le tortuose stradine che lo percorrevano e le alte mura che lo circondavano. Un progetto che ha richiesto anni di lavoro e che verrà inaugurato nella prima settimana di novembre.
Malgrado la bellezza, le attrattive turistiche e l’importanza storica, Siwa è un sito poco conosciuto e ancora meno è noto lo straordinario intervento di recupero e di riabilitazione di un grande monumento. Per questo Neos ha deciso di far conoscere a tutti i lettori della sua rivista l’oasi di Siwa inviando sul posto nello scorso febbraio alcuni dei suoi giornalisti e fotografi per realizzare un grande servizio: purtroppo molti tra coloro che avrebbero dovuto recarsi a Siwa non sono stati in grado di raggiungere l’oasi per le restrizioni dovute all’inizio dell’era Covid-19. Daniele Pellegrini, Paolo Rinaldi e Alberto Siliotti, che ha guidato la missione, malgrado le difficoltà sono riusciti nell’intento regalandoci questo Speciale Siwa, arricchito dalle straordinarie immagini di Daniele Pellegrini.
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TIPS: Alberto Siliotti ha scritto una guida particolarmente esaustiva, completa e documentata su Siwa, uno strumento utile per visitare l’oasi e scoprire tutto il suo incanto. Il prezzo è di € 10, i soci NEOS hanno diritto allo sconto del 30%.