
“Affetta da nomadismo dall’infanzia” si definisce nel suo curriculum la nostra socia Eleonora Boggio. Da anni produttore televisivo per programmi d’intrattenimento, si è sempre occupata di viaggi, prima collaborando con riviste poi con il suo blog www.naticonlavaligia.com. E’ anche autrice di libri, che pubblica con un nom de plume. L’anno dei nuovi inizi è l’ultimo uscito nel 2021, un romanzo corale di resilienza e speranza ambientato in una Milano da scoprire dice il risvolto di copertina.
Hai iniziato casualmente a scrivere di viaggi o lo hai scelto perché era la tua passione?
Direi che le cose sono andate di pari passo. Ho avuto l’opportunità di viaggiare e mi sono resa conto che mi piaceva scrivere. Ho iniziato quasi per gioco, guardando i documentari. D’altra parte la prima volta che sono salita su un aereo avevo sei mesi. Mia madre è una grande viaggiatrice, non necessariamente a lungo raggio. Comunque una delle prime a essere andata a Londra come ragazza au pair a 18 anni.
Come scegli i viaggi per il tuo blog?
Direi che è il viaggio a 360 gradi, dai locali di Chicago al viaggio archeologico, a quello di natura. Mi piacciono gli aerei. So tutto sui vari modelli. Una passione che ho ereditato da mio padre che da ragazzo volava sugli ultraleggeri.
Il tuo viaggio ideale?
Da randagia, quando sai da dove parti, ma non sai dove arrivi. Nei miei progetti c’è la Cambogia per risalire il Mekong.
Perché hai scelto un nom de plume per i tuoi romanzi.
Le scrittrici di commedie romantiche utilizzano uno pseudonimo per giocare un po’ con il mistero. E poi nel mio lavoro di produttore bisogna essere molto seri e inquadrati e così la scrittura soddisfa il mio côté brillante.
Quanto c’è di autobiografico in Diana, la Love Trotter protagonista dei tuoi libri?
Caratterialmente ci assomigliamo. Per l’ambizione e il senso dell’umorismo, per non arrotolarci nella depressione. E naturalmente per la passione per il viaggio. Ma Diana ha avuto una vita molto più difficile della mia.